Umm Qays (Gadara)
Dal Vangelo di Matteo
[28]Giunto all’altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli vennero incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada. [29]Cominciarono a gridare: «Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?». [30]A qualche distanza da loro c’era una numerosa mandria di porci a pascolare; [31]e i demòni presero a scongiurarlo dicendo: «Se ci scacci, mandaci in quella mandria». [32]Egli disse loro: «Andate!». Ed essi, usciti dai corpi degli uomini, entrarono in quelli dei porci: ed ecco tutta la mandria si precipitò dal dirupo nel mare e perì nei flutti. [33]I mandriani allora fuggirono ed entrati in città raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati. [34]Tutta la città allora uscì incontro a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio.
Come Gerasa, Umm Qays è legata nel Nuovo Testamento all’episodio degli indemoniati e del branco di porci. La città attuale sorge sulle rovine della città ellenistico-romana di Gadara, detta anche Antiochia Semiramide, parte della Decapoli. Sembra che il nome “Gadara” derivi da un termine ebraico il cui significato è “confine”. Dominata da Seleucidi e Giudei, passò ai romani sotto Pompeo per poi essere ceduta da Augusto ad Erode il Grande. Alla sua morte, la città confluì nella provincia di Siria per poi essere distrutta nella prima guerra giudaica. La sua fine fu decretata dallo stesso terremoto che nel 747 distrutte la vicina Gerasa.