Getsemani, Basilica dell’Agonia
Le principali memorie cristiane del Getsemani sono legate alla passione di Gesù. La sua sofferenza e la sua preghiera: “Padre mio, se questo calice non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà”, sono ricordate nella Basilica dell’Agonia e nell’attiguo Orto degli Olivi. Il tradimento per opera di Giuda, uno dei Dodici, è ricordato nella Grotta del Getsemani. Accanto alla Grotta c’è la Tomba della Madonna.
Il Getsemani fu un luogo sacro per i cristiani fin dai primi secoli: “Getsemani. Località dove Cristo si recò a pregare prima della sua passione. È situata verso il Monte degli Ulivi e in essa tuttora i fedeli accorrono per fare preghiere” (Eusebio di Cesarea, inizio IV sec.). Assai presto vi fu edificata una chiesa (san Girolamo, fine IV sec.), che viene definita “elegante” dalla pellegrina Egeria, contemporanea di Girolamo. La chiesa dovette avere una vita molto breve, dal momento che non si trova più ricordata dopo il IV secolo. Si sa tuttavia che i crociati sostituirono una piccola chiesa detta dell’Orazione (Typicon dell’Anastasis, X-XI sec.) con una chiesa più grande dedicata al SS. Salvatore (Giovanni di Würzburg, 1165).
La Grotta del Getsemani fu in origine una cavità naturale probabilmente utilizzata per la spremitura delle olive (Gat = pressoio, shemanìm = oli). Il pellegrino anonimo di Bordeaux (333) menziona una roccia come il luogo del tradimento di Giuda. Egeria riferisce che il posto dove Gesù fu preso prigioniero si trova più in basso rispetto alla Basilica dell’Agonia. Il culto sviluppatosi a ricordo della permanenza di Gesù e degli apostoli nella grotta è testimoniato dai numerosi graffiti osservabili sulle pareti e nel soffitto della medesima. Una chiesa sorgeva sopra la grotta in epoca crociata (XII-XIII sec.). Successivamente ambedue le chiese crociate del Getsemani andarono distrutte e la grotta, ancora frequentata dai pellegrini, attirò a sé anche il ricordo dell’agonia di Gesù. La Custodia di Terra Santa, in possesso della cavità fin dal 1392, cercò di acquistare anche i terreni intorno. Nel 1891 affiorarono i resti della chiesa crociata del Salvatore.
Gli scavi del 1909 e del 1920 (padre G. Orfali) portarono alla riscoperta della chiesa del IV secolo. Nel 1924 fu consacrata la nuova Basilica dell’Agonia, opera dell’architetto A. Barluzzi.
Fra i due luoghi venerati del Getsemani si stende “un orto pieno di numerosi e vecchissimi ulivi, molto stimati dai fedeli e dagli infedeli, perché i contadini di questa regione credono che essi provengano da quelli che erano al tempo di Cristo” (F. Quaresmi, 1630).
Dal 1987 a fianco della basilica è attivo il Romitaggio, riservato esclusivamente a ospiti in preghiera.
Tratto da “Sulle orme di Gesù, guida ai santuari di Terra Santa”, Edizioni Terra Santa, Milano – pp. 131-136