3° giorno Samaria / Sefforis / Nazareth
“E si meravigliava della loro incredulità” (Mc 6,6)
Dopo la prima colazione, partenza per la “Galilea delle genti” attraversando la famosa regione della Samaria (visita che va riconfermata in loco), dove faremo una sosta nella chiesa ortodossa di Nablus che conserva nella cripta il pozzo di Giacobbe. Gesù sicuramente passò da queste parti almeno una volta: il paesaggio qui è stupendo e ricco di testimonianze bibliche. Arrivo a Sefforis, la città più importante ai tempi di Gesù tanto che Antipa (figlio di Erode) ne volle fare l’ornamento di tutta la Galilea, diversamente da Nazareth che era costituita da grotte.
Dopo il pranzo visita alla città di Nazareth, dominata dalla massiccia basilica dell’Annunciazione, visibile da qualsiasi punto della città e costruita sull’antica planimetria della chiesa crociata. Visita al Museo francescano, alla chiesa di San Giuseppe e alla sua grotta, che a partire dal XVII sec. è stata identificata come la bottega di Giuseppe.
Tutto il vangelo è un itinerario per farci conoscere chi è Dio e dove lo possiamo trovare. Anche noi come i gli abitanti di Nazareth siamo davanti a una scelta: rimanere attaccati al nostro modo di immaginare Dio oppure vedere e accettare come lui si manifesta.
tratto da S. Bittasi, Lectio su Giacobbe ed Esaù, Quaderni di Villa san Giuseppe 10, Bologna 2006, 106-107
continua..Dai «Discorsi» di Paolo VI, papa
(Discorso tenuto a Nazareth, 5 gennaio 1964)