Io Giuda
La crisi del rapporto con Gesù trova il suo momento di massima tensione nell’ultima Cena. “Nella notte in cui fu tradito” dice la III Preghiera eucaristica.
Messo come inizio di uno dei momenti più importanti di tutta la vicenda di Gesù e della Chiesa significa che il tradimento non è un incidente di percorso, ma è in un certo senso la scelta che tutti i discepoli avevano preso in considerazione: “sono forse io?” dicono tutti nel momento in cui Gesù afferma che uno di loro lo tradirà.
Non si può scaricare quindi tutta la responsabilità della morte di Gesù su Giuda. Anzi, da qui in poi fino alla morte in croce comincia un dialogo serrato di amore (da parte di Gesù) e di sfiducia (da parte di Giuda e di Pietro). Gesù fa capire il senso del suo dover morire, scelto liberamente, per poter offrire in questo caso a Giuda e agli altri la prova della sua fedeltà contro ogni apparenza.
Lui è disposto, a occhi aperti, a morire per un traditore affinché questi si converta e viva: e Giuda cosa farà? Come reagirà all’ennesima offerta della buona notizia, di una alleanza senza condizioni da parte di Gesù?