Il Battesimo
di Marco Tibaldi
Il tema della guarigione del cuore fa riferimento al battesimo cristiano.
Per S. Ambrogio, l’immersione di Naaman nel Giordano è simbolicamente un’anticipazione del sacramento del battesimo cristiano. Egli istituisce un interessante parallelismo tra la guarigione ricevuta da Naaman e quella ricevuta dal cristiano che vive consapevolmente il proprio battesimo:
Apprezza dunque gli effetti salutari del battesimo: colui che si era immerso lebbroso, riemerse dall’acqua con la fede. Nota come è espresso l’effetto salutare dei sacramenti: si domanda la guarigione del corpo, si ottiene quella dell’anima. La carne è mondata e insieme è mondato lo spirito. Da questo episodio apprendo che fu guarita non tanto la lebbra del corpo quanto quella dell’anima poiché Naaman, dopo la sua immersione, detersa la lordura dell’antico errore, ricusa di immolare altre vittime ad altri dei, promettendoli invece al Signore. Impara anche come deve essere la virtù. Il profeta ne approvò la fede, ma non volle ricompensa… il comando del Signore e l’esempio del profeta devono insegnare a ricevere gratuitamente e a gratuitamente donare, e non a mercanteggiare, ma ad offrire il sacro ministero; infatti la grazia non dev’essere tassata a prezzo, e nei sacramenti i vescovi non cercano di fare quattrini, ma di rendersi utili.
(dall’Esposizione del Vangelo secondo Luca).
Lo Spirito Santo è colui che comunica al fedele la grazia della salvezza, ovvero il fatto che attraverso i riti celebrati dalla chiesa il singolo entra realmente in contatto con l’opera salvifica compiuta da Cristo. Come afferma ancora il catechismo della Chiesa cattolica i sacramenti “Sono efficaci perché in essi agisce Cristo stesso: è lui che battezza, è lui che opera nei suoi sacramenti per comunicare la grazia che il sacramento significa.” (CCC 1127). Da ciò deriva che, per la Chiesa, i sacramenti sono indispensabili per ottenere la salvezza.
Il battesimo è il sacramento con cui si diventa cristiani. La parola da cui deriva significa in greco immergersi tuffarsi e fa riferimento al fatto che al centro di questo rito anticamente i catecumeni, coloro che volevano diventare cristiani, dopo una debita preparazione, venivano immersi in una vasca accompagnati da una preghiera che invocava le tre persone della Trinità. Questa immersione sta a significare due elementi fondamentali. Proprio come l’acqua è al tempo stesso un simbolo di morte e di vita, così il cristiano attraverso il rito del battesimo viene immerso nella morte/resurrezione di Cristo, per riuscirne ‘risorto’ ‘rinato’a vita nuova.
L’acqua ha poi anche il valore simbolico della pulizia, per questo un altro significato del battesimo cristiano è che esso cancella il peccato originale, quell’eredità di male e di colpa in cui per nascita si trovano tutti gli uomini a causa del legame con Adamo. Come ha detto un importante Padre della chiesa:
Il Battesimo è il più bello e magnifico dei doni di Dio. . . Lo chiamiamo dono, grazia, unzione, illuminazione, veste d’immortalità, lavacro di rigenerazione, sigillo, e tutto ciò che vi è di più prezioso. Dono, poiché è dato a coloro che non portano nulla; grazia, perché viene elargito anche ai colpevoli; Battesimo, perché il peccato viene seppellito nell’acqua; unzione, perché è sacro e regale (tali sono coloro che vengono unti); illuminazione, perché è luce sfolgorante; veste, perché copre la nostra vergogna; lavacro, perché ci lava; sigillo, perché ci custodisce ed è il segno della signoria di Dio.
(San Gregorio Nazianzeno, Orationes, 40, 3-4: PG 36, 361C)
Alle origini della chiesa venivano battezzati soprattutto gli adulti, però fin dal secondo secolo è invalsa la pratica di battezzare fin da bambini, come avviene ancora oggi. Con il battesimo, che viene conferito una sola volta e non può essere ‘cancellato’, il fedele viene ammesso ufficialmente nella comunità e può condurre, se lo desidera, una vita all’insegna dello Spirito Santo che ha ricevuto in dono. Il ministro ordinario del battesimo è il sacerdote però in caso di necessità ogni fedele può amministrarlo.