I frutti del pellegrinaggio sulla misericordia
Ogni pellegrinaggio ha come esito un frutto particolare. Per aiutare a cogliere quanto emerso dall’itinerario svolto sui luoghi della misericordia all’interno dell’anno santo giubilare suggeriamo alcune piste di confronto:
1) La famiglia è il primo luogo concreto dove ricevere e restituire misericordia come ci ricorda San Giovanni Paolo II:
“L’amore misericordioso è sommamente indispensabile tra coloro che sono più vicini: tra i coniugi, tra i genitori e i figli, tra gli amici; esso è indispensabile nell’educazione e nella pastorale” (Dives in misericordia n. 14).
Domande per l’attualizzazione
- Riconosco la storia della mia famiglia come una storia di misericordia? In quali occasioni, fatti, relazioni si è concretizzata? Ringrazio il Signore per quanto ricevuto?
- Quali aspetti della mia vita famigliare attendono un gesto di misericordia da parte mia?
2) Nella famiglia e nella società Papa Francesco ci invita a riscoprire il ruolo e a praticare le opere di misericordia corporale e spirituale:
“È mio vivo desiderio che il popolo cristiano rifletta durante il Giubileo sulle opere di misericordia corporale e spirituale. Sarà un modo per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà e per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina. La predicazione di Gesù ci presenta queste opere di misericordia perché possiamo capire se viviamo o no come suoi discepoli. Riscopriamo le opere di misericordia corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti. E non dimentichiamo le opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti”. (MV15)
Domande per l’attualizzazione
- Dove, quando e per mezzo di chi ho ricevuto opere di misericordia corporale e o spirituale? Ho ringraziato e fatto memoria del bene ricevuto?
- A quale di queste opere nella mia situazione concreta mi sento maggiormente chiamato/a?
- La misericordia, ci ricorda ancora Papa Francesco, è anche un “ponte” tra le religioni e gli uomini di diverse culture e fedi religiose. Il pellegrinaggio in Terra santa ci ha messo a contatto con queste realtà problematica e affascinante:
“La misericordia possiede una valenza che va oltre i confini della Chiesa. Essa ci relaziona all’Ebraismo e all’Islam, che la considerano uno degli attributi più qualificanti di Dio. Israele per primo ha ricevuto questa rivelazione, che permane nella storia come inizio di una ricchezza incommensurabile da offrire all’intera umanità. Come abbiamo visto, le pagine dell’Antico Testamento sono intrise di misericordia, perché narrano le opere che il Signore ha compiuto a favore del suo popolo nei momenti più difficili della sua storia. L’Islam, da parte sua, tra i nomi attribuiti al Creatore pone quello di Misericordioso e Clemente. Questa invocazione è spesso sulle labbra dei fedeli musulmani, che si sentono accompagnati e sostenuti dalla misericordia nella loro quotidiana debolezza. Anch’essi credono che nessuno può limitare la misericordia divina perché le sue porte sono sempre aperte… Questo Anno Giubilare vissuto nella misericordia possa favorire l’incontro con queste religioni e con le altre nobili tradizioni religiose; ci renda più aperti al dialogo per meglio conoscerci e comprenderci; elimini ogni forma di chiusura e di disprezzo ed espella ogni forma di violenza e di discriminazione” (MV n.23)
Domande per l’attualizzazione
- Durante il pellegrinaggio ho avuto modo di vedere qualcosa di quanto descritto da Papa Francesco in reazione all’Islam e all’Ebraismo?
- Come intendo proseguire la conoscenza di queste religioni, per vincere i pregiudizi e conoscere sempre meglio la terra in cui Dio si è incarnato?