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6° giorno Gerusalemme | Betlemme
Gerusalemme: la città delle 3 pietre sante

Non uccidere
Dt 5,17

In mattinata visiteremo il muro della cinta erodiana, denominato Kotel, il posto più sacro della religione ebraica. Se possibile saliremo sull’area superiore, sulla spianata del Monte Moria, cuore della religione ebraica dal tempo di Davide e Salomone, e ora nobile recinto sacro per l’Islam. Ammireremo gli esterni della moschea di Al’Aqsa e della Cupola della Roccia – non visitabili. La mattinata terminerà con una visita approfondita alla Basilica che i greci chiamano Anastasi (ossia risurrezione) e i latini Santo Sepolcro, nomi che contengono un annuncio, una catechesi e una meditazione sull’unità del mistero pasquale.

Nel pomeriggio ci trasferiremo a Betlemme, “così piccola per essere tra i capoluoghi di Giuda”, e ricorderemo l’unzione di Davide a re per mano di Samuele e l’epifania di Dio, avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia, preludio della sua morte. Visita alla Basilica della Natività e della Grotta del latte. Rientro a Gerusalemme.

Obiettivi
  • presentare la buona notizia della morte di Gesù che ha fatto piazza pulita delle false immagini di Dio che ce lo dipingono come un Dio crudele se non assassino.
  • presentare il sacrificio di Isacco, nel suo contesto e nel suo significato di sconfitta delle paure di cui faremo memoria sulla spianata del tempio, lo aveva capito, ma ora il Figlio ce lo fa mostra in tutta la sua pienezza.
  • presentare la morte di Gesù, giusto per gli ingiusti, come sradicamento della rivalità e della maldicenza, radice di ogni omicidio.